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Guénon, sulla Trimurti

14 May 2022

Guénon, René, Introduzione generale allo studio delle dottrine Indù, Editions Marcel Rivière, 1921:

Ishwara è visto sotto tre aspetti principali, formanti la Trimurti, o “triplice manifestazione”, dalla quale hanno origine altri aspetti, più particolari, secondari nei riguardi dei precedenti. Brahmâ è Ishwara in quanto principio produttore degli esseri manifestati; è così chiamato perché considerato il riflesso diretto, nella sfera della manifestazione, di Brahma, il Principio supremo. Per evitare possibili confusioni è necessario ricordare che il termine Brahma è di genere neutro, mentre Brahmâ è maschile; l’uso, abituale negli orientalisti, della forma Brahman, comune ai due generi, ha l’inconveniente grave di non lasciar vedere questa distinzione essenziale, la quale è talvolta accentuata da espressioni come Para-Brahma, o “Brahma supremo”, e Apara-Brahma, o “Brahma non supremo”. Gli altri due aspetti della Trimurti, complementari l’uno dell’altro, sono Vishnu, che è Ishwara in quanto principio animatore e conservatore degli esseri, e Shiva, che è Ishwara in quanto principio trasformatore (e non distruttore come si dice generalmente); si tratta dunque propriamente di “funzioni universali”, e non di entità separate e più o meno individualizzate.

Anche in questo caso, volendo fare un parallelo con lo Spazionismo, Vishnu potrebbe essere la Gravità, Shiva l’Entropia e Brahmâ la manifestazione di Brahma (senza accento, neutro) negli spazioni.

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